INDONESIA

BALI - SUMBA - FLORES - KOMODO

Viaggio naturalistico ed etnografico
Vulcano Indonesia

FOCUS DEL VIAGGIO:

  • IMPEGNO MEDIO/ALTO
  • DURATA 17 GIORNI, 15 NOTTI
  • VIAGGIO CULTURALE, NATURALISTICO, ETNOGRAFICO
  • GUIDA LOCALE IN LINGUA INGLESE

STILE DEL VIAGGIO:

  • ECO-SOSTENIBILE A TUTELA DELL’HABIT LOCALE
  • ECO-TURISMO CON VISITA A VILLAGGI ETNICI E REALTA’ SOCIALE
  • TURISMO NATURALISTICO, ETNICO, WILDLIFE, UNESCO HERITAGE
  • TURISMO FOTOGRAFICO: LANDSCAPE, PORTRAIT, NATURA, STREET LIFE, LIFESTYLE, SNORKELLING, UNDERWATER SAFARI, BIRDWATCHING, ANIMAL SPOTTING, TRAVEL REPORTAGE

VIAGGIO IN SICUREZZA:

  • HOTEL CAT 4 STELLE (STANDARD LOCALI)
  • MEZZI DI TRASPORTO IN SICUREZZA (Minivan e Barca/Caicco con cabine)
  • CORRISPONDENTI CONSOLIDATI E AUTORIZZATI
  • ACCOMPAGNATORE DALL’ITALIA DA 10 PARTECIPANTI
  • ITINERARIO IN SICUREZZA
  • GARANZIA POLIZZE DI VIAGGIO EUROP ASSISTANCE                                                 

EMOZIONI DEL VIAGGIO:  

In questo tour abbandoneremo la frenesia occidentale per scoprire un ritmo di vita in cui è la natura a tenere il tempo. Avremo modo di scoprire animali unici al mondo e una vegetazione coloratissima. Ci immergeremo in acque cristalline e nelle tradizioni induiste di un popolo pieno di speranza, capace di dare valore agli aspetti più semplici della vita quotidiana. Un viaggio in cui i sorrisi, le danze, il profumo d’incenso e i colori accesi daranno nuova energia al ritmo della vostra vita. Un viaggio rivolto a viaggiatori che vogliono scoprire l’Indonesia più vera, fuori dalle comuni rotte turistiche, tra risaie, vulcani e cascate fino a raggiungere sacri templi e antichi villaggi. Dedicato a chi vuole vivere una natura dai mille colori, mentre la vita scorre lenta tra danze e tradizioni del popolo locale. Entrare in contatto con le minoranze etniche di isole poco battute dal turismo. Comprendere e imparare a conoscere i loro usi e costumi. Vivere l’esperienza della vita locale dormendo in una capanna tradizionale. Assistere alle diverse attività agricole, svolte ancora quasi esclusivamente senza l’ausilio di macchine. Passeggiare per assaporare al meglio i paesaggi e visitare i villaggi più remoti. La natura incontaminata con montagne e vallate di incomparabile bellezza. Le straordinarie coltivazioni a terrazza.

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Itinerario di viaggio

Giorno

ITALIA - VOLO INTERNAZIONALE

Partenza dall'Italia con volo internazionale di linea. Pasti e pernottamento a bordo.

Giorno

BALI, SERATA RELAX

Arrivo all’aeroporto di Bali Ngurah Rai. All’immigrazione verrà applicato un visto turistico gratuito valido per 30 giorni. A seguito del ritiro del bagaglio, all’uscita troveremo il nostro accompagnatore per il trasferimento il trasferimento all’hotel Kuta Paradiso, il quale si affaccia sulla spiaggia di Kuta. Serata libera.

Giorno

BALI – 1° VOLO INTERNO – (TAMBOLAKA) SUMBA OVEST

Di prima mattina volo interno che ci porta all’aeroporto di Tambolaka sulla costa nord-ovest dell’isola di Sumba A Sumba troveremo il minibus con autista e la guida locale che porterà a visitare Waikelo Sawah, una grotta carsica da dove sgorga un fiume sotteraneo di acqua turchese che poi forma una serie di deliziose cascate tra verdi risaie. Possibilità di fare un bagno rinfrescante nelle piscine naturali. In seguito, si prosegue per Prajing, il primo dei molti villaggi tradizionali che visiteremo. Prajing fu costruito su una collina per scopi difensivi. Tra gli abitanti vivono alcuni anziani ultracentenari che ricordano ancora la dominazione olandese e l’invasione giapponese del 1942, durante la Seconda guerra mondiale. La giornata termina sulla bellissima spiaggia di Watubela dove si potra’ ammirare il tramonto sul mare. Check-in al Sumba Nautil.

Questa isola arida e ondulata ospita una delle società tribali più interessanti delle Nusa Tenggara Timur, l’arcipelago delle isole orientali, che ruota intorno al culto dei marupu (termine generico per definire tutte le forze spirituali, divinità, spiriti e antenati). Sumba, dal punto di vista morfologico, appare molto diversa dalle isole vulcaniche situate più a nord, con un paesaggio caratterizzato dalla presenza di basse colline di pietra calcarea, risaie e campi di mais e cassava. Nelle regioni più impervie, il cavallo è ancora utilizzato come mezzo di trasporto: simbolo di ricchezza e di prestigio sociale, assieme al bufalo e al maiale, un tempo questo animale faceva parte della dote da offrire per prendere moglie. Oggi la maggior parte degli isolani è ufficialmente protestante, ma il culto marupu resiste e gli antichi conflitti sono ancora rievocati con cadenza annuale, con battaglie simulate tra coorti di cavalieri armati di lance spuntate. Queste battaglie fanno riferimento a radicate tensioni tribali che di tanto in tanto scoppiano tra clan rivali. Il bahasa indonesia è parlato ovunque, ma a Sumba ci sono sei lingue principali. Il turismo nell’isola è quasi inesistente.

Giorno

SUMBA OVEST

Dopo la colazione si parte per la regione di Wanokaka lungo una strada panoramica che ci porta a Praigoli e Waigalli, due villaggi tradizionali dove si potranno ammirare le case tipiche e le persone dedicate ai lavori di tessitura e ad altri. Nel pomeriggio si visitano le cascate di Lapopu, in uno scenario idilliaco. Possibilità di nuotare nel fiume alla base delle cascate. Finale di giornata sulla grande spiaggia sabbiosa di Marosi, dove si assisterà al tramonto, rientro Al Sumba Nautil Resort. 

Giorno

SUMBA OVEST

Check-out dal Sumba Nautil e partenza per la parte ovest dell’isola. Giornata dedicata alla visita dei bellissimi villaggi a sud di Bondokodi, ciascuno con case tradizionali con alti tetti, tipiche della casta più nobile. Entreremo nel villaggio di Ratenggaro con le sue tombe reali in riva al mare. Gli abitanti generalmente ci seguiranno con curiosità mentre camminiamo tra le case, le leuma bokulu, dagli alti tetti a minareto. Dalle tombe dei rato ammireremo la foce del fiume. Raggiunte le auto, passeremo il fiume per visitare Wainyapu e il suo grande campo della Pasola. Passeggiata sulla lunga spiaggia bianca attraverso le cave di pietre tombali, fino all’insenatura del fiume Lambatama da cui si gode una splendida vista degli alti tetti di Ratenggaro. Ci accoglieranno alcuni anziani, bambini curiosi, maiali e cavalli. A Waignapu si trova una cava dove vengono estratte le pietre usate per costruire le enormi tombe megalitiche che punteggiano il panorama di Sumba. Dopo pranzo a visitare la spiaggia panoramica di Mandorak e la laguna di Waikuri, formata dalle acque dell’oceano attraverso pertugi nelle rocce. Nel tardo pomeriggio arrivo al Mario hotel sulla spiaggia di Kita Mananga Aba.

E’ usanza comune, quando si visitano i villaggi di portare dei doni con sé, come la noce di betel, simbolo di pace. Si tratta di uno stimolante moderatamente eccitante che però ha degli effetti negativi poiché è una sostanza cancerogena e inoltre dona alla bocca e ai denti uno sgradevole colore rossastro. Masticare il betelè è un modo per affermare la propria appartenenza al mondo degli adulti e i tre elementi che formano il miscuglio hanno un significato simbolico. Il gambo verde del sirih rappresenta il pene, la noce o pinang le ovaie femminili, la calce (kapor) lo sperma. E’ la calce che produce la colorazione rossastra.Dopo la morte, il defunto raggiunge il mondo invisibile, da cui può influenzare il mondo dei vivi. Marapu mameti è il nome collettivo che indica tutti i morti. I vivi possono invocare il loro spirito, in particolar modo quello dei parenti, per ricevere aiuto, anche se i morti possono nuocere nel caso si irritino. Nel giorno fissato per la sepoltura, si uccidono cavalli o bufali e insieme al defunto vengono sepolti ornamenti e una borsa di sirih pinang (il betel). I vivi devono assicurare al defunto la sepoltura più sfarzosa possibile, in modo da evitare l’irritazione dei morti e per consentire loro l’ingresso al mondo invisibile. Il funerale vero e proprio a volte è rimandato anche di dieci anni, per consentire ai parenti di accumulare denaro sufficiente per i festeggiamenti e per la costruzione di una grande tomba in pietra.Anche l’abbigliamento tradizionale è ancora utilizzato. Le donne più anziane spesso vestono solo l’ikat, o lawo, e sono a seno nudo. Anche gli uomini indossano l’ikat, chiamato però hanggi al maschile, avvolto attorno ai fianchi, spesso sopra abiti di foggia occidentale. Alcuni di loro indossano anche una stoffa attorno alla testa, okapota. Quasi tutti gli uomini, portano una spada che purtroppo, a volte viene usata. La violenza è parte della tradizione Sumbanese e questo è il motivo per il quale è stata ritualizzata nei festival come il Pasola. Ogni anno, la stagione del Pasola inizia quando gli sciamani dei villaggi lungo la costa, riscontrano che un certo verme di mare (nyale) è arrivato. Sono quindi organizzati dei violenti scontri tra squadre di cavalieri che brandiscono spade e lance ed è sicuramente una delle più stravaganti e cruente feste dell’Asia. Si svolge tra febbraio e marzo ed ha lo scopo principale di spargere sangue umano per omaggiare gli spiriti e assicurare un buon raccolto. Come nel passato, gli ‘eserciti’ sono formati dagli abitanti dei vari villaggi costieri.

Di solito il villaggio tradizionale di Sumba è strutturato in due file parallele di case, poste le une di fronte alle altre, con una piazza nel mezzo. Al centro della piazza c’è una pietra sormontata da un’altra pietra piatta, sulla quale sono poste le offerte ai marupu protettori del villaggio. Queste strutture di pietra per gli spiriti o katoda sono usate per le offerte ai marupu dell’agricoltura durante la semina o il raccolto. La piazza del villaggio contiene anche le tombe degli antenati importanti, in genere finemente scolpite. Nei tempi passati, le teste dei nemici uccisi venivano appese a un palo irto di spine situato nella piazza del villaggio. Quest’albero dei teschi, chiamato andungè ancora presente in alcuni villaggi ed è un motivo riprodotto frequentemente sugli ikat,i tessuti tipici di Sumba. L’abitazione caratteristica è una grande struttura rettangolare su palafitte che accoglie una famiglia allargata. Il tetto di paglia sale dolcemente dai quattro lati e termina con una punta. Tra i rituali che accompagnano la costruzione di una casa, c’è quello di tributare un’offerta quando si pianta il primo palo, per scoprire se i marupu ne approvano l’ubicazione e uno dei metodi consiste nel sacrificare una gallina ed esaminarne il fegato. Molte case sono ornate con corna di bufalo o mandibole di maiale, ricordo delle offerte sacrificali fatte in passato.

Giorno

SUMBA – 2°/3° VOLO DOMESTICO – MAUMERE E KUPANG – FLORES E I VILLAGGI LIO – KELIMUTO

Dopo la colazione transfer in aeroporto per il volo a Maumere, sull’isola di Flores
Il volo effettua uno scalo tecnico a Kupang. Dall’aeroporto tra le belle risaie di Flores, fino alle terre dei Lio, l’etnia principale di questa parte dell’isola. Ci fermiamo a visitare alcuni villaggi, ciascuno dei quali con una antica casa Sa’o Ria e ascolteremo storie affascinanti raccontate dagli anziani. Visiteremo i villaggi di Wolowaru, oppure Jupe e Wolobete. Pranzo in ristorantino lungo il tragitto, a Moni. Pernottamento al Kelimutu Lodge Hotel.

Flores è un’isola montuosa con una morfologia vulcanica che per lungo tempo ne ha plasmato il destino. Una catena di vulcani la attraversa, creando un complesso sistema di valli a forma di “V” e creste che hanno reso il territorio impenetrabile fino a pochi anni fa e questo è il motivo per il quale si sono sviluppati vari gruppi etnici, molto diversi tra di loro. Anche se oggi la religione cattolica è predominante, le tradizioni indigene sono ancora molto forti. Flores deve il suo nome ai portoghesi che chiamarono il promontorio più orientale dell’isola Cabo de Flores (Capo dei Fiori). Molto prima dell’arrivo degli europei nel XVI secolo, gran parte della costa era in mano ai macassaresi e ai bugi della parte meridionale di Sulawesi. Le razzie compiute sulle coste dai bugi e dai macassaresi per procurarsi schiavi rappresentavano un problema diffuso a Flores e costrinsero la popolazione a rifugiarsi all’interno. I portoghesi vi arrivarono nel 1500, attratti dal redditizio commercio del sandalo e diffusero il cristianesimo. Nel XVII secolo gli olandesi cacciarono i portoghesi da quasi tutta Flores, ma dovettero far fronte, negli anni di dominio, a una serie ininterrotta di rivolte e guerre tra le varie tribù. Gli abitanti dell’isola sono suddivisi in sei grandi gruppi linguistici e culturali: i manggarai (ad ovest), gli ngada (zona di Bajawa), i nagekeo (al centro), gli ende e i lio (zona di Ende), i sikkanesi (zona di Maumere) e i lamaholot (zona di Larantuka). I rituali animisti svolgono ancora un ruolo importante in occasione di nascite, matrimoni e funerali e segnano i periodi cruciali del ciclo agricolo. 

Giorno

KELIMUTO – ENDE – BAJAWA

Prima dell’alba (ore 4:00), partenza in minibus per il vulcano Kelimutu dove assisteremo al sorgere del sole. Aspetteremo lo spettacolo mozzafiato del sole che sorge dal mare di nubi, accompagnato dal canto di centinaia di uccelli. In lontananza si può osservare il profilo del mare. La camminata a piedi è semplice, alcune centinaia di metri lungo un sentiero per gran parte lastricato e una breve scalinata (di circa 1 ora). Dopo il cratere, scenderemo a valle verso il resort per una colazione. Ripartiremo in direzione di Ende (circa 2 ore, 50 km), e saliremo ad uno dei più dei villaggi Lio, Saga. Chiederemo il permesso di visitare la Sa’o Ria e la Sa’oKenda (riservata ai maschi) e ci faremo raccontare le antiche leggende legate ai clan del villaggio. Riprenderemo la strada costiera e ci sposteremo verso ovest per un trasferimento di 6 ore e circa 125 km, oltre le colline fino all’altopiano di Bajawa, nelle terre della etnia dei Ngada. Sopra di noi vedremo l’alto cono del vulcano Ebolobo. Pranzo in un piccolo ristorante a Boawae. Saliremo sull’altipiano e, al tramonto, arriviamo a Wogolama, la Stonehenge di Flores, un sito megalitico immerso in un’atmosfera di meravigliosa pace e intimità, avvolto da una foresta di bambù. Serata libera per passeggiare tra le bancarelle del mercato notturno di Bajawa. Pernottamento all’hotel Sanian.

Il Kelimutu è considerato sacro dagli abitanti locali e ospita tre laghi di diversi colori. In base alla leggenda, questi specchi d’acqua accolgono le anime dei morti: quelle dei giovani si recano nel tepore del Tiwu Nuwa Muri Koo Fai, quelle degli anziani nelle fredde acque del Tiwi Ata Mbupue quelle delle persone malvagie nel Tiwi Ata Polo (lago incantato) che dividono lo stesso cratere, separati da una stretta parete. I colori delle acque variano periodicamente. Delle fumarole sommerse sono probabilmente la causa di queste variazioni, infatti, i gas che queste immettono nell’acqua, ne variano la composizione minerale. 

Giorno

BAJAWA – BENA – TOLOLELO E GURUSINA – BAGNO TERMALE – BAJAWA

In minibus visiteremo il villaggio tradizionale di Bena (circa 20 km, 45’). Il villaggio è annidato tra le strette vallate alle pendici del vulcano Inerie, con case dalle ampie verande tripartite, le facciate hanno intricate e fantasiose decorazioni a ghirigoro che richiamano direttamente i rituali animisti della società Ngada. Da Bena saliamo sulle pendici del vulcano per un breve trekking (circa 2 ore, di facile percorrenza) al piccolo villaggio di Tololelo, dove gli ngadhu sono ancora intrisi del sangue degli ultimi sacrifici. Dopo aver gustato dell’ottimo caffè di montagna e comprato un mazzetto di baccelli (frutti) di vaniglia, scendiamo a piedi fino al villaggio di Gurusina, le cui case sono superbamente intagliate con i motivi ornamentali legati al culto degli antenati. Pranzo al minuscolo convento di suore di S. Yosef di Jerebuu, cucina locale saporita in una semplice atmosfera rilassata. Pomeriggio dedicato di relax dedicato alla cura personale tra le piccole cascate del torrente termale Malanage. Rientro a Bajawa (circa 1 ora e mezza, 30 km) e serata libera. Pernottamento all’hotel Sanian.

Le comunità Ngada sono caratterizzate da una forma peculiare di architettura tradizionale che è sopravvissuta fino ad oggi. Il numero di case (sa’o) e i simulacri dedicati agli antenati maschili e femminili (ngadhu e bhaga) in un dato villaggio è determinato dal numero di clan o famiglie(Suku)che lì vive, e deve rimanere costante nel tempo. Gli ngadhu, sono strutture verticali a forma di ombrello, coperte di paglia. I bhaga sono piccole strutture a forma di casa. L’architettura riflette le credenze tradizionali, con elementi, decorazioni e sculture di bufali, galline, cavalli, esseri umani, armi e altre forme geometriche, ognuna con uno scopo specifico di proteggere gli abitanti e garantire un sostenibile armonia con l’ambiente, gli spiriti ancestrali e le forze naturali. Santuari e tombe ancestrali sono parte integrante della vita del villaggio e spesso tra essi si vedono i bambini giocare. Gli abitanti della casa Ngada sono protetti, fisicamente e spiritualmente, dalla pioggia e dal vento, dal tetto piramidale multistrato ricoperto di alang alang (paglia) e ulteriormente protetto da influenze malevole da una figura maschile scolpita sul posta sul colmo e armata di lancia. L’altezza del gradino all’ingresso della casa indicalo stato della famiglia. Il pali wa’i, o gradino più basso, evita problemi di intrusione: una persona malvagia che tenti di entrare sarò fatta inciampare dalla sua stessa karma pala. La tranquillità degli abitanti è ulteriormente garantita dall’immagine di un Sawa, una creatura fantastica scolpita e dipinta sulla facciata d’ingresso. Questa chimera ha le zampe di un pollo, la coda e il corpo di un cavallo, il collo di un serpente, la testa di una tartaruga e la bocca di un elefante con tre zanne. Nella mitologia locale, questa creatura dorme ai piedi della dea indù Durgae e si manifesta solo alla nascita e alla morte. Un cranio di bufalo montato sulla casa facciata ricorda un antenato defunto. Un bufalo è sacrificato per assicurare un passaggio sicuro verso il regno dei morti e il cranio alla porta è un richiamo alla inevitabilità della morte per tutti gli esseri viventi. Gli Ngada hanno dimostrato un forte desiderio di proteggere e preservare il loro patrimonio architettonico. Questi piccoli borghi rurali sono isolati e collegati solo da una stretta e tortuosa strada per Bajawa, il centro amministrativo del distretto Ngada. Le gole montane e le foreste pluviali che separano Flores centrale dalla costa hanno in qualche modo protetto questi insediamenti tradizionali, ma anche limitato le opportunità per le generazioni più giovani, che sono sempre alla ricerca di fare carriera altrove. Questi villaggi Ngada sono quindi emblematici delle grandi sfide della conservazione del patrimonio tradizionale in un mondo globalizzato, come il trasferimento di conoscenze tra generazioni nel momento in cui le competenze e le risorse tradizionali diventano più scarse.

Giorno

BAJAWA – RUTENG

Giornata di trasferimento lungo la Trans-Flores fino alla cittadina di Ruteng, dove vive l’etniaManggarai. Le lunghe ore di minibus (circa 6 ore, 130 km) saranno intervallate da alcune soste per ammirare i panorami idilliaci di questa incantevole e meravigliosa isola. Scendiamo prima in riva al mare ad Aimere, dove scopriremo come si distilla la linfa della palma lontar. Poi lungo la Transflores, tra risaie, verdi colline, boschi di bambù e colorati mercati di villaggio. Fermata al piccolo lago Ranamese. Pranzo in un ristorantino a Ruteng. Dopo pranzo check-in al convento di suore e poi la visita al vicino antico insediamento di Manggarai, Ruteng Pu’u. Serata libera. Cena in un piccolo ristorante locale. Pernottamento allo Spring Hill Resort di Ruteng.

Giorno

RUTENG – DENGE – WAE REBO TREKKING

Al mattino partenza in minibus, visita delle risaie a ragnatela di Cancar Lingko Spider Web Rice Fields, quindi in direzione Denge (4 ore, pranzo) da dove inizia il trekking di 3 ore (medio/facile su sentiero sdrucciolevole con umidità) per raggiungere il bellissimo villaggio Manggarai di Wae Rebo, isolato tra i monti di Flores, raggiungibile solo a piedi. Al villaggio ci verrà assegnata una capanna, costruita appositamente per i visitatori che vengono in visita al villaggio. Si dorme in giacigli imbottiti di foglie. L’esperienza di vita in un villaggio indonesiano dove si vive ancora con i ritmi e le usanze tradizionali, valgono il sacrificio nell’adeguarsi a dormire in una capanna tradizionale. Cena e pernottamento nella Mbaru Niang per gli ospiti (servizi in comune). Sistemazione in villaggio tradizionale.

NB: SI RACCOMANDA SPIRITO DI ADATTAMENTO

Il villaggio di Wae Rebo sorge isolato in un bel scenario di montagna. Si tratta di un antico villaggio dell’etnia Manggarai, formato da sette enormi Mbaru Niang, case tonde dal tetto conico e dall’architettura unica. La Casa delle Cerimonie è di grandezza differente rispetto alle altre, ospita tamburi, gong e cimeli. È la casa comune di 8 famiglie, discendenti da un antenato comune, vi si svolgono riti e cerimonie. La struttura simbolizza l’unità del clan. I tamburi sacri sono considerati il mezzo per comunicare con gli antenati. Un soggiorno a Wae Rebo permette di conoscere lo stile di vita tradizionale degli abitanti, dediti al lavoro nei campi, alla raccolta del caffè, di cui sono ottimi produttori. Alcune donne tessono al telaio gli ikat tradizionali. Il villaggio si raggiunge solo a piedi con un trekking di 3 ore. La camminata è in uno stretto sentiero tra la folta vegetazione della giungla di montagna accompagnata dal canto di migliaia di uccelli tropicali. La notte si dorme nelle Mbaru Niang, su materassi imbottiti di foglie di pandano, assaporando l’esperienza di vivere in una casa comune, sotto un immenso cielo stellato.

Giorno

WAE REBO – LABUAN BAJO

Al mattino rientriamo a piedi a Denge, pranzeremo e ripartiremo in minibus lungo la Trans-Flores fino a Labuan Bajo, un porto sulla costa occidentale (circa 6 ore, 130 km). Lungo il cammino sosteremo per fotografare paesaggi, risaie, villaggi e la gente del posto al lavoro nei campi. Prima di sera, a richiesta (da pagare extra a parte), possiamo assistere al CACI, il combattimento rituale dei Manggarai, dopo una toccante cerimonia di benvenuto del Tua Teno, l’anziano eminente della comunità di Melo. In serata arriviamo al porto di Labuan Bajo. Serata libera con possibilità di cena di pesce sul lungomare. Pernottamento all’hotel La Prima. 

Giorni

LABUAN BAJO – CROCIERA – KOMODO – VARANI E MARE (CROCIERA)

Di prima mattina saliremo a bordo della barca che ci accompagnerà in un tour per le isole. Si veleggia attorno alle isole dell’arcipelago di Komodo, uno dei luoghi più affascinanti dell’Indonesia e Patrimonio Unesco. In questi giorni dedicati al mare faremo lunghi bagni, snorkeling nelle acque cristalline e ricche di vita lussureggiante. Non potrà mancare un’escursione lungo i sentieri aridi di Rinca, alla ricerca del varano gigante, scortati dai ranger del Parco. Rinca ospita una nutrita colonia di draghi di Komodo, circa 1500 esemplari, oltre a cervi, bufali d’acqua, cavalli selvatici, scimmie, uccelli megapodi, rapaci e molti rettili. Passeremo dai coralli di Wainilu alla spiaggia rosa di Pantai Merah e ai coralli di Gili Lawa fino alle mangrovie di Tatawa besar. Cercheremo i pipistrelli giganti a Kolong, le mante giganti a Karang Makassare le tartarughe a Batu Bolong, per finire con la visita alla bellissima barriera corallina di Sebayur.

Il Parco Nazionale di Komodo, dal 1977 “Riserva della biosfera” e dal 1991 “Patrimonio dell’Umanità”, è un santuario marino unico, creato dalle forti correnti che trasportano acque ricche di nutrienti in grado di supportare un incredibile ventaglio di vita marina. Il parco è composto da Komodo e Rinca, le due isole principali e molte altre minori, ottanta in totale ed è situato tra le grandi isole di Sumbawa e Flores, proprio al centro di un passaggio obbligato per le correnti e le maree che uniscono gli oceani Pacifico e Indiano. Foreste di mangrovie, fondali erbosi e magnifici banchi corallini sono i principali habitat. Komodo offre immersioni di livello mondiale con una stupefacente varietà di siti, pinnacoli, pareti, grotte, giardini di corallo e tranquille baie. Nel Parco di Komodo sono state registrate oltre mille specie di coralli, settanta di spugne, con un numero particolarmente alto di tubipora musica (corallo a canna d’organo), artefice delle bellissime spiagge di sabbia rosa distribuite in tutto il parco. Tartarughe e mammiferi marini frequentano le sue acque e ci sono saltuari avvistamenti di balene. Le isole del parco abbondano di animali selvatici, come bufali, cinghiali, lucertole volanti, uccelli tropicali oltre, naturalmente, ai famosi varani che prendono il nome dall’isola.

Giorno

CROCIERA – LABUAN BAJO – 4° VOLO INTERNO – BALI

Nel pomeriggio sbarco e trasferimento all’aeroporto di Labuanbajo, volo per Bali. Arrivo e trasferimento al Kuta Paradiso hotel. Possibilità di cena cena a base di spiaggia di Jimbaran. Pernottamento al Kuta paradiso hotel.

Giorno

BALI TOUR

Al mattino visita del tempio di Besakih, il tempio madre, il piu’ importante di Bali. Ubicato sulle pendici del vulcano Agung a 1.500 mt, s.l.m. In seguito, si visitano le risaie terrazzate di Sidemen, per poi salire a Kintamani, sul bordo del grande cratere spento che ospita il vulcano Batur. Si rientra quindi a Ubud, con possibilita’ di shopping o di assistere alle danze tradizionali. Pernottamento al Kuta Paradiso.

Giorno

BALI - VOLO INTERNAZIONALE - ITALIA

In mattinata trasferimento in aeroporto per il volo di rientro in Italia. Arrivo in Italia.

Fine del viaggio e dei servizi “Indonesia Bali - Flores – Sumba – Komodo”

NOTA BENE

NOTA – Tutte le escursioni sono progettate in modo da essere abbastanza flessibili per potersi adeguare alle condizioni del tempo e approfittare delle opportunità che possiamo incontrare lungo il percorso. Considerando la natura del viaggio, alcune parti potrebbero essere modificate per cause imprevedibili e sulla base di decisioni dello staff locale. Sono richiesti flessibilità e spirito di adattamento.

  • VISTO in arrivo US$ 35 valido per 30 giorni

LE SISTEMAZIONI IN CORSO DI VIAGGIO

ALBERGHI Categorie Standard

  • Bali/Denpasar: Kuta Paradiso Hotel o similare – 1 notte BB
  • Sumba/Tambolaka: Sumba Nautil resort o similare – 2 notti BB
  • Sumba: Mario Hotel & cafe Sumba o similare - 1 notte BB
  • Flores/Kelimutu: Kelimutu Lodge Hotel. www.kelimutuecolodge.com/ o similare – 1 notte BB
  • Flores/Bajawa: Hotel Sanian o similare - 2 notti BB
  • Flores/Ruteng: Spring Hill Resort www.springhillbungalowrtg.com/ o similare – 1 notte BB
  • Flores/Wae Rebo: Villaggio Tradizionale – 1 notte BD
  • Flores/Labuan Bajo: Hotel La Prima http://www.laprimahotel.mynetworksolutions.com/ o similare – 1 notte BB
  • Komodo: Barca/Caicco con cuccette – 3 notti FB
  • Bali: Kuta Paradiso Hotel o similare – 2 notti BB

LEGENDA: BB = Prima colazione / BD = Prima colazione e cena / FB = Pensione completa

NB: Gli alberghi standard possono presentare carenze nella manutenzione.

NB: I nomi delle sistemazioni definitive saranno comunicate prima della partenza con Foglio
Convocazione/Comunicazione.

OPERATIVI VOLI INDICATIVI

COMPAGNIA QATAR AIRWAYS, PARTENZA DA:

MILANO MALPENSA

  • QR 124   22AUG MXPDOH 0940 1635
  • QR 964  22AUG DOHDPS 1725 0840+1
  • QR 965  07SEP DPSDOH 1010 1440
  • QR 117   07SEP DOHMXP 1530 2050

ROMA FCO

  • QR 116   22AUG FCODOH 0940 1605
  • QR 964  22AUG DOHDPS 1730 0825+1
  • QR 965 07SEP DPSDOH 0955 1430
  • QR 113  07SEP DOHFCO 1605 2055 

VOLI DOMESTICI INCLUSI

  • WINGS AIR Bali-Tambolaka *
  • WINGS AIR Tambolaka-Kupang + Kupang-Maumere * (doppia tratta 2°/3° volo)
  • BATIK AIR Labuan Bajo-Denpasar (Frankigia Free) Franchigia* per Kg indicativamente di IDR. 25.000 per singola tratta (circa € 1.70 per KG)

NB: Gli orari dei voli definitivi saranno comunicati prima della partenza con Foglio Convocazione.

POLIZZE ASSICURATIVE EUROP ASSISTANCE

Visita la nostra pagina dedicata alle polizze di viaggio
https://www.viaggitribali.it/assicurazioni/

Viaggia in sicurezza

Recensioni

P
Paolo, Santina e Chiara
“Carissimi Barbara e Massimo,
desideriamo ringraziarvi per la perfetta organizzazione del viaggio da noi effettuato lo scorso agosto in Indonesia (Bali, Flores, Komodo): ogni minimo dettaglio è stato curato per garantirci un’esperienza unica e un’accoglienza indimenticabile. Preferiamo non raccontare le bellezze delle località visitate per lasciare alla curiosità degli amici viaggiatori l’emozione della scoperta di luoghi magnifici dove l’ospitalità è ancora un valore importante. Ma non possiamo esimerci dal suggerire a tutti la crociera a Komodo: gli incontri ravvicinati con gli affascinanti Draghi di Komodo e il bagno insieme alle eleganti Mante sono ricordi che porteremo sempre nel cuore. Ciao, Paolo, Santina e Chiara”.
★★★★★
P
Paola
INDONESIA Flores, Komodo, Sumba 24 lug / 8 ago 2019
Buongiorno Barbara, il viaggio è andato molto bene ed è stato interessante. Nessun contrattempo, tutti puntuali.
Con un giorno in più alla fine a Bali e un giorno in più in crociera a Komodo sarebbe stato perfetto.
Eugenio è stato gentilissimo, molto efficiente e disponibile!!
10 e lode alla guida e al driver di Flores: molto bravi, professionali e simpatici, ci siamo divertiti con loro e ci hanno raccontato e fatto vedere un sacco di cose interessanti.
L'equipaggio della barca ci ha veramente coccolato... bellissimo.
Ciliegina sulla torta, l'hotel che ci siamo prenotati autonomamente a Ubud... una favola!
Per quanto riguarda la bellezza dei posti, non entra nella mia classifica viaggi Top 5 ma dal punto di vista organizzativo è stato tutto OK, quindi grazie per il suo lavoro!
Buona giornata, Paola
★★★★★
M
Maria Rosaria

Cari Barbari e Massimo,

grazie per questa mail.

Scrivo cercando di raccontare le mie emozioni di viaggio, fatto anche di suoni e odori che non si possono raccontare. Sumba e’ splendida. Peter (guida) e Aldo (autista) sono stati eccezionali, ma per via della conoscenza limitata dell’inglese, l’isola con i meravigliosi villaggi ancestrali è stata forse vissuta un po’ a metà. Avrei voluto vivere più intensamente l’isola tuttavia porto con me emozioni, anche abbastanza forti, più il ricordo di una natura assolutamente incontaminata. Di Bali porto con me il sorriso, non puoi essere triste perché sorridono tutti, e poi i paesaggi che ti fanno pensare quanto la natura possa superare l’immaginazione, le cicale microscopiche che però hanno una cassa armonica disarmante, Nono (l’istruttore di snorkeling) dall’empatia pazzesca, il carisma degli indonesiani, i frangipane che puntualmente raccoglievo e poi ancora il miglior tofu fritto preso al mercato, il mangosteen e tanto altro… A parte i disguidi di cui siete a conoscenza, Sumba e Bali non hanno deluso le mie aspettative. 

Bel ricordo anche di Eugenio, Swamba e l’autista (mi sfugge il nome, ma fantastico). Allego una foto di una storia che avevo inserito su Instagram. Se vi fa piacere vi mando alcune foto. A presto Maria Rosaria

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