• Destinazione: Pakistan
  • Durata: 16 giorni, 14 notti

PAKISTAN  KALASH  PHOOL FESTIVAL

Gli ultimi Pagani del Kafiristan & Chupursan Buzkashi

Pakistan

FOCUS DEL VIAGGIO

  • IMPEGNO MEDIO
  • DURATA 16 GIORNI
  • VIAGGIO ETNICO, CULTURALE, NATURALISTICO, PHOTO EXPERT
  • GUIDA LOCALE IN LINGUA INGLESE

STILE DEL VIAGGIO:

  • TURISMO ETICO E RESPONSABILE FINALIZZATO ALLA VALORIZZAZIONE DI CULTURE E CONSERVAZIONE DI USI E TRADIZIONI
  • TURISMO CULTURALE CON LA SCOPERTA DI ETNIE, COSTUMI LOCALI E FESTE TRADIZIONALI
  • ECO-TURISMO CON VISITA A VILLAGGI, MERCATI E REALTÀ SOCIALI
  • VIAGGIATORI ESPERTI CON SPIRITO DI ADATTAMENTO

VIAGGIO IN SICUREZZA:

  • HOTEL 3* 4* – STRUTTURE CATEGORIA STANDARD LOCALI 
  • MEZZI DI TRASPORTO IN SICUREZZA (Bus /Jeep)
  • CORRISPONDENTI CONSOLIDATI E AUTORIZZATI
  • ITINERARIO IN SICUREZZA
  • ACCOMPAGNATORE DALL’ITALIA DA 10 PARTECIPANTI
  • GARANZIA POLIZZE DI VIAGGIO EUROP ASSISTANCE

EMOZIONI DI VIAGGIO:

Natura, etnie, cultura: aspetti diversi e sorprendentemente coesistenti in un unico avvincente paese, in cui l’itinerario è ricerca di un glorioso passato in  grado di soddisfare il viaggiatore esigente. Il Pakistan è uno dei paesi più interessanti e vasto del subcontinente indiano: l’itinerario è proposto nella sua area settentrionale e nell’area metropolitana di Islamabad. La coincidenza con l’interessante evento autunnale Kalash Phool Festival nella valle di Bumburet, a pochi km dal confine con l’Afghanistan, consente di conoscere da vicino l’eccezionale etnia Kalash, innestandosi in uno dei rami principali della Via della Seta, che dal Centro Asia attraverso il Khunjerab Pass conduce all’India, ricco di testimonianze culturali e archeologiche di influsso Tibetano e Ghandara.

IL PAKISTAN GENUINO, DOVE LA NATURA FA SPETTACOLO, APRE IL SUO GLORIOSO PASSATO SVELANDO LE TRACCE DI ALESSANDRO MAGNO E SEGNATE DALLA VIA DELLA SETA, TANGIBILI IN UN CROGIOLO DI RAZZE OGGI COESISTENTI

FB= PENSIONE COMPLETA

KALASH

Itinerario di viaggio

Giorno

ITALIA – ISLAMABAD

Ritrovo dei Sig.ri partecipanti all’aeroporto di partenza. Disbrigo delle formalità di imbarco. Partenza con volo di linea in classe economica per Islamabad. Pasti e pernottamento a bordo.

Giorno

ISLAMABAD/RAWALPINDI CITY TOUR BUS (FB)

Arrivo a Islamabad, dove espletate le formalità di immigration è il trasferimento in hotel e il Tour della città. Islamabad è la capitale del Pakistan, situata ai piedi delle Margalla Hills nella parte settentrionale del Potohar Plateau. In contrasto con la sua vicina città gemella di Rawalpindi, è verde e lussureggiante. Si visitano la Moschea Shah Faisal (progettata dall’architetto turco Vedat Dalokay e finanziata in gran parte con donazioni dell’Arabia Saudita, è una delle più grandi moschee del mondo), Shakar Padia (il moderno e superbo Pakistan Monument a forma di fiore di loto), il Lok Virsa (Museo Nazionale di Etnologia che presenta le tradizioni di storia e vita pakistane), il view point Daman-e-Kok sulla parte centrale delle Margalla Hills con vista panoramica sulla città e il vicino villaggio storico di Saidpur, dove sono un tempio indù abbandonato, un tempio gurdwara Sikh e una piccola moschea. A Rawalpindi all’interno del vecchio ed esteso Raja Bazaar si ha modo di osservare la varia umanità proveniente anche da località pakistane remote con la loro diversità etnica tra un via vai di contrattazioni compulsive in mezzo a bancarelle e negozi super forniti, paragonabili al tipico suq arabo. Interessante è la visita del complesso templare Bari Imam Shrine dedicato a Shaykh Shah’Abd al-Laṭīf, un asceta sufi del XVII secolo del Punjab e venerato oggi come Santo patrono di Islamabad. Una nota di colore e costume viene riservata a Rawalpindi dalla finale visita presso il Truck Repair District, dove meccanici, pittori e operai lavorano in sinergia tra laboratori e officine di camion coloratissimi da riparare e dipingere come quadri naif in movimento, con decori che servono per chiedere prosperità agli dei ma anche per attirare clienti. Pernottamento a Islamabad.

NB = Queste o altre visite nell’area metropolitana potrebbero essere recuperate al ritorno a Islamabad.

Giorno

ISLAMABAD – KAGHAN VALLEY – NARAN BUS (FB)

Si parte da Islamabad a Naran (270 km – 6-7 h) via Abbottabad e Mansehra, deviando poi in direzione di Balakot e attraversando la Kaghan Valley, verde splendente come le Alpi, facendo diverse fermate in vari view points con piccole cascate e laghi e pause thè. In serata l’arrivo a Naran  (2409 mt) nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa e porta di accesso a Gilgit Hunza. Si visita il Naran Bazar, tra botteghe e bancarelle che propongono acquisti di prodotti etnici e street food locale. Pernottamento a Naran.

Giorno

NARAN – BABUSAR PASS – CHILAS – GILGIT BUS (FB)

Il percorso odierno fino a Gilgit da Naran via Babusar Pass è di 7-8 ore in bus per 240 km, facendo parecchie fermate in vari view points, per pause thè e naturalmente per pranzo. Si parte da Naran dopo la colazione fino al Babusar Pass 4173m, 65 km a nord di Naran. Esso è il punto più alto della Kaghan Valley che collega il Gilgit Baltistan con la provincia del Khyber Pakhtunkhwa e il principale punto per raggiungere il CPEC (China Pakistan Economic Corridor). A Chilas si possono osservare le incisioni rupestri lasciate dai numerosi invasori, dai commercianti e dai pellegrini che percorrevano la strada, oltre che dagli abitanti locali. L’incisione più antica è databile tra il 5000 ed il 1000 aC e mostra animali, uomini e scene di caccia in cui gli animali sono raffigurati più grandi rispetto ai cacciatori. Lungo la Karakorum Highway si segue il percorso del fiume Hindo, non mancando di fermarsi nel punto in cui si scontrano tre catene montuose imponenti, il Karakorum, l’Himalaya e l’Hindū-Kūsh. Emozionante è la sosta al punto panoramico del Nanga Parbat (8125m), che è la 2° vetta più alta del Pakistan e la 9° del mondo, che ha la triste fama di “Montagna Assassina” per il suo alto indice di mortalità tra i suoi scalatori e ascensionisti e che è considerato il pilastro terminale dell’Himalaya occidentale. All’arrivo a Gilgit, si visitera il locale Bazaar (Raja e Saddar Bazaar) e il vecchio ponte sospeso sul fiume Gilgit, per raggiungere nei suoi dintorni la gola di Shuko Gah, sulla cui parete rocciosa di Kargah Nala si trova scolpito in stile tibetano il grande Kargah Buddha, risalente al VII secolo. Pernottamento a Gilgit.

Giorno

GILGIT – CHALT – KINO KITTO – KARIMABAD/HUNZA VALLEY TOUR – KARIMABAD BUS (FB)

Da Gilgit si prosegue per Karimabad-Hunza (99 km – 2-3 h), lungo la Karakorum Highway, con la strada che sale gradualmente di circa 100m di dislivello ogni 10 km. Lungo il percorso si effettuano diverse soste panoramiche per godere la vista spettacolare del monte Rakaposhi 7788m con molti villaggi abitati intorno ai suoi piedi e la sua tipica corona di neve che cambia colore con la diversa intensità della luce. Il percorso è attraverso rigogliosi campi terrazzati, in particolare albicocco, mela e noce, molto spettacolari sia quando sono in fiore che in autunno. Lungo la KKH non può mancare di fermarsi vicino a Chalt, nel punto esatto in cui i continenti si sono scontrati circa 60-70 milioni di anni fa, provocando la collisione dell’Indo-Pak continentale, sub-slittato sotto la placca eurasiatica, che ha originato la catena del Karakorum e dell’Himalaya. Adiacente a Chalt sono un War Memorial e il Kino Kitto, un sentiero scavato nella parete rocciosa a ZigZag, con un ponte ben visibile in una gola della montagna che ricorda un antico ramo della Via della Seta. L’arrivo a Karimabad (2500 m), la capitale di Hunza Valley, è emozionante; essa è l’unica città al mondo, dove si possono vedere cinque cime sopra i 7000m in tutte e quattro le direzioni. Il Monte Rakaposhi 7788m, il Diran 7256m, il Golden Peak 7027m, l’Ultar- I 7388 m e l’Ultar-II 7310m, con la sagoma della Principess Bobulimuting che si distende all’orizzonte dell’Hunza, rappresentano lo skyline più osservato da diversi viewpoints di Hunza. Karimabad, precedentemente chiamata Baltit, è il capoluogo dell’Hunza Valley nel distretto Gilgit-Baltistan ed è posta a 2500 m. Il suo nome deriva dal Principe Karim Agha Khan, il capo spirituale della setta Nazari degli sciiti ismailiti. L’Hunza Valley è anche conosciuta come il luogo dove si trova il mito di Shangri-lá, la terra dove la gioventù è eterna. Questo mito dovuto alla longevità è alimentato anche da un buon tenore di vita locale insieme ad un mondo libero e lontano da militanti estremistici, da povertà e inquinamento. Lo scrittore statunitense James Hilton si è ispirato a questa valle per il suo romanzo “Orizzonte perduto” (1933), che a sua volta è stata fonte della sceneggiatura di ben 2 film omonimi. Anche qui (come i Kalash) i Borusho, abitanti di questa valle, dicono di essere i naturali discendenti dei soldati greci che facevano parte dell’esercito di Alessandro il Grande. La stessa ritenuta origine è anche comunemente accettata sui Pakhtuns di Pakistan e Afghanistan. Sono previste le seguenti visite: il Forte Baltit, antica sede del Mir dello stato di Hunza e costruito in stile tibetano e il Ganesh Old Village con il suo Forte. Pernottamento a Karimabad.

Giorno

KARIMABAD – HOPAR – NAGAR VALLEY – KARIMABAD – DUIKAR/HUNZA MINIVAN, BUS (FB)

Partenza da Karimabad per Hopar a un’ora e mezza d’auto per una piacevole passeggiata nella Nagar Valley ai piedi del Monte Rakaposhi, dove immersi tra la rigogliosa natura e tra gente molto cordiale e calorosa sembra di toccare il cielo con un dito. Rientrando a Karimabad si visita il Forte e il villaggio di Altit, vecchio di 900 anni e costruito dalla gente del Baltistan, abitata da etnia Borusho e il Bazar di Hunza/Karimabad per un conclusivo shopping finale. In serata si raggiunge Duikar (3000 m), il punto più alto della valle da cui si ha una maestosa vista della montagna intorno e delle valli centrali di Nagar e Hunza, per attendere il tramonto, se le condizioni metereologi lo consentono. Pernottamento a Duikar.   

Giorno

ATTAABAD LAKE – GULMIT – PASU – PASU & BATURA GLACIER – HUSSAINI SUSPENSION BRIDGE – KARIMABAD BUS (FB)

Si parte in bus lungo la KKH Karakorum Highway in direzione del Khunjerab Pass, dove è il confine cinese, entrando nel Gojal Tehsil (distretto Gilgit Baltistan) nell’alto Hunza, di cui è stata capitale storica Gulmit (2408 m). Qui visiteremo il Museo locale, costituito all’interno di una casa tradizionale e la Casa dei Tappeti, gestito da una operativa di donne di etnia Wakhi Tajik. Attraversando il lungo Tunnel Long Life PAK-China Friendship (galleria fatta lungo la Karakorum Highway a cementare l’amicizia pakistana-cinese), si faranno numerosi stop con viewpoint presso il comprensorio dell’Hunza Lake (Lago Attaabad con il suo spettacolare viewpoint, noto anche come lago Gojal, lago color turchese, formato a seguito della caduta di un’enorme frana nei pressi del villaggio omonimo), il villaggio di Pasu e i particolari graffiti rupestri, Pasu Glacier (uno dei ghiacciai bianchi della valle di Hunza) e Batura Glacier (il quinto ghiacciaio non polare più lungo del mondo, lungo 56 km), punto più settentrionale dell’itinerario prima di ritornare indietro. Ritornando a Karimabad, spettacolari sono le soste panoramiche sull’Hussaini Gojal Suspension Bridge (ponte tibetano sospeso che attraversa nell’Hunza superiore il Borith Lake), su cui spesso transitano con le gerle genti di etnia Wakhi Tajik. Un ultimo spettacolare viewpoint sul Tupopdan “la montagna baciata dal sole”, noto anche come Cattedrale di Passu o Torri della Cattedrale per le sue altre creste, che si specchia sul fiume Hunza, prima del rientro a Karimabad-Hunza.

Giorno

KARIMABAD – GAHKUCK – GUPIS/ KHALTI LAKE BUS/JEEP (FB)

Il percorso fino a Gupis da Karimabad è di 7-9 ore in bus per 285 km via Gilgit, Punial, Gahkuch e Gopis. E’ possibile uno completamento di tour a Gilgit (in caso di eventuale recupero di visite locali, se non è stato possibile farlo all’andata provenendo da Naran). Durante il percorso si sosta presso Gahkuch view point alla confluenza dell’Ishkoman Valley con un lungo ponte galleggiante e presso il Ponte sospeso tibetano sul fiume Khalti, che costeggia l’omonimo fiume con l’adiacente lago alla confluenza dei fiumi Ghizer e Yasiney. I panorami montani, costeggiando il fondo valle, si succedono con spettacolari viewpoints fino a giungere a Gupis/Khalti Lake a circa 2227m sul livello del mare. Il lago, importante fonte di acqua dolce e noto per il suo habitat di trote, si trova in una curva del fiume Ghizer vicino al villaggio di Khalti. Il lago di solito si ghiaccia durante l’inverno, consentendovi di svolgere tornei sulla sua superficie ghiacciata. In origine, le trote furono immesse nel fiume Ghizer vicino al villaggio di Golaghmuli e aumentando di numero raggiunsero gradatamente quasi ogni parte della Valle di Gupis. Pernottamento a Gupis.

Giorno

PHUNDER – SHANDUR PASS – MASTUJ JEEP (FB)

Da Gupis proseguendo alla volta di Mastuj (8-9 h, 150 km) si ha modo di fare diversi stop fotografici lungo il fondovalle del fiume Ghizer, che scorre parallelo all’Afghan Whakan Corridor (che separa il Pamir e il Tajikistan dal Karakorum Range) in uno dei rami principali della Via della Seta, che dal Centro Asia attraverso il Khunjerab Pass conduce all’India. Si susseguono alcune soste presso il Lago Shandur e lo Shandur Polo Ground (dove si trova il più alto campo di Polo del mondo, in cui si svolge l’annuale Torneo di Polo con una partita giocata sul Top del passo tra le squadre dei Distretti di Chitral e del Ghizer, normalmente nella prima o seconda settimana di luglio), fino a raggiungere la cima dello Shandur Top (3800 m). Da esso si scende poi lentamente costeggiando la riva orientale del fiume Laspur, che passa per il villaggio di Harchin, per giungere a Mastuj in superba vista del fiume Yarkhun.

Giorno

MASTUJ – CHITRAL JEEP (FB)

Lungo il percorso odierno che conduce a Chitral (5-6 h, 120 km) il paesaggio è particolarmente suggestivo con i villaggi sparsi lungo il grande canyon alluvionale che congiunge l’altipiano di Panjikur alla valle di Kashgar e che oltre il Boroghil Pass scorre nel Yarkhun Gol, solcato a valle dal fiume omonimo. I ruscelli e i canali di irrigazione corrono attraverso i campi di grano e orzo fiancheggiati da alberi popolari, mentre nei villaggi quelli di albicocco sono diffusi ovunque. Si ha modo di osservare diversi punti spettacolari e panoramici sulle montagne dell’Hindu Raj: Mori Peak e Buni Zom (6542m), finchè nei pressi della confluenza dei fiumi Chitral e Khunar appare maestosa, tra diverse angolazioni, la sagoma del Tirich Mir (7708m), la superba alta vetta dell’Hindū-Kūsh, per giungere infine a Chitral (1475m). La città situata nella Chitral Valley è isolata nell’estremo nord del Khyber Pakhtunkhwa ai piedi del Tirich Mir. Alessandro Magno fece tappa qui nel 326 aC, lasciandosi alle spalle la tradizione greca che si riflette ancora oggi in queste valle nei costumi della popolazione indigena. Una recente iscrizione sanscrita ricorda che il paese era sotto il re Kaipal di Kabul, di fede buddista. Qui dopo vari regimi, i Mehtras salirono al potere e governarono il piccolo regno per oltre trecento anni. Mentre si richiedono i permessi utili per entrare nella Kalash Valley, si fa un breve giro per il suo centro. Si visitano la Shahi Masjid, sede di scuola coranica, con gli adiacenti Shahi Qila o Chitral Fort (Palazzo-Fortezza dei Mehtar) ed il Bazaar, dove sono vari commercianti locali di etnia Pashtun. Pernottamento a Chitral.

Giorno

CHITRAL – KALASH VALLEY/ BUMBURET KALASH PHOOL FESTIVAL JEEP (FB)

Proseguendo da Chitral per la Kalash Valley/Bumburet (30 km – 2 h), si fanno delle fermate ancora in prossimità di panoramici Viewpoints sul Tirich Mir. La Kalash Valley (1670-2310 m) è composta da tre piccoli valli adiacenti (Bumburet, Rambur e Birir), situate nell’ Hindū-Kūsh tra il confine con l’Afghanistan e la valle di Chitral e accessibili tramite una strada transitabile in jeep. I Kafir Kalash che la abitano costituiscono la più piccola tra le minoranze etniche del Pakistan (circa 3000 autoctoni). Hanno una religione specifica ed una cultura uniche al mondo, venendo considerati dai musulmani uomini infedeli (Kafiri appunto), perché politeisti di antichi Dei e noti al mondo esterno per il loro atteggiamento gioioso verso la vita. A differenza delle altre minoranze che vivono esclusivamente in una particolare area geografica, vivono in piccoli villaggi costruiti sulle colline vicino alle rive dei corsi d’acqua, mentre le loro case sono costruite su fondamenta di pietra solide, accatastate le une alle altre. L’origine dei Kalash è controversa. La leggenda dice che i soldati delle legioni del conquistatore macedone Alessandro Magno si stabilirono a Chitral e da qui imparentandosi con la gente locale diventarono progenitori degli attuali Kalash, parlando ancora l’antico idioma Kalashwar; tra la popolazione molti presentano tratti somatici ariani con carnagione chiara e occhi cerulei. Recenti analisi dei DNA sono state effettuate per ricercare la loro parentela genetica con gli europei, ma gli attuali Kalash si dichiarano convinti discendenti di Iskander. Gli uomini vestono alla stessa maniera dei Musulmani (salvo per un piccolo particolare distintivo: un ornamento – fiore, nastrino – che gli uomini Kalash portano sul Pacol, il berretto di panno), mentre le donne hanno un costume uguale, quasi un’uniforme, che è diversissimo da quello delle donne musulmane. Esse infatti indossano abiti neri, stretti in vita da una fascia di stoffa multicolorata e portano al collo grandi file di collane, soprattutto di corallo, e come copricapo portano uno zucchetto decorato con perline colorate, cipree e monete del mare con un folklore diverso da quello pakistano (che è stata paragonato a quella dell’antica Grecia). Tra le visite odierne il villaggio di Brun, per visitare alcune tipiche case tradizionali accatastate sulla roccia, il museo e il cimitero, dove le bare dei morti sono deposte sopra la terra e non sepolte, secondo l’uso locale. Si prosegue, seguendo gli eventi preparatori del Kalash Phool Festival da un villaggio all’altro, passeggiando per incontrare la gente e conoscere la cultura locale. Pernottamento a Bumburet.

Giorno

KALASH VALLEY/BUMBURET – BIRIR VALLEY – AYUN - KALASH PHOOL FESTIVAL JEEP (FB)

Il momento clou di questo viaggio è esplorare le valli dei Kalash e partecipare al Kalash Phool Festival, una festa colorata nella Birir Valley, celebrata con grande spirito e zelo dall’etnia Kalash. La leggenda narra che il dio greco Dioniso, durante il suo viaggio nelle Indie, accompagnato da Baccanti e spiriti Sileni della foresta dalla forma umana ma con orecchie di cavallo, in cammino con gli zoccoli abbia fondato un insediamento che divenne presto famoso per la festa e le orge tra le popolazioni e i viaggiatori vicini. Si dice che Alessandro Magno abbia attraversato questo avamposto ellenico con il rimpianto di fermarsi. Durante questa grande spedizione in Estremo Oriente nel IV sec aC, fu prevalso da un profumo d’uva che incantò anche molti dei suoi soldati tra cui il generale Salik Shah, chiamato Selefuous, che poi lo abbandonò. Nella cultura di Kalash l’estasi, l’amore, la poesia, lo sciamanesimo e tutti i sentimenti pagani che ci relazioniamo con il dio greco Pan sono ancora vivi. Il Phool Festival celebra la Vendemmia e la raccolta di uva e noci. Raccogliere l’uva rappresenta un requisito nella società Kalash, in quanto per fare il vino l’uva viene coltivata in siti protetti dagli dei. I grappoli d’uva sono raccolti in tutta la valle in un giorno particolare e la raccolta è un’occasione di gioia e di far festa. Durante il Festival ci sposteremo presso alcuni villaggi della valle (seguendo gli eventi dove programmati al momento) per assistere alle danze coreografiche (a onda come una S) di gruppi di danzatori e ballerine locali e anche provenienti dai villaggi Kalash limitrofi. Questi si ritrovano per danzare e festeggiare presso la sommità del rispettivo villaggio (il Charsu) con ritmi molto frenetici di tamburi e tra un tripudio di costumi e musica di tamburi, grida e fischi esilaranti. Al termine dei festeggiamenti nel pomeriggio si raggiunge Ayun per il pernottamento.

Giorno

AYUN – LOWARI TUNNEL – DIR – SWAT VALLEY BUS (FB)

Si lascia Ayun alla volta della Swat Valley attraverso il Lowari Tunnel (circa 7-8 h – 160 km). Il Tunnel, costruito sotto il Lowari Pass tra Chitral e Dir con una lunghezza di 10,4 km, inaugurato nel luglio 2017 e costato circa US$ 260 milioni, consente un più facile avvicinamento tra Islamabad e Chitral senza raggiungere il Top (3118m). Tra i numerosi tornanti sono osservabili i numerosi mezzi pesanti (camion e colorati TIR) che con i loro carichi di merci e la varia umanità che si portano dietro vanno su e giù. Dopo una sosta a Dir si riprende il percorso per giungere a valle a Swat, cercando di nuovo di acclimatarci al caldo umido. Il distretto di Swat è una delle zone montane più fertili e facilmente accessibili nel nord del Pakistan. L’attrazione principale è la sua bellezza paesaggistica e il clima piacevole in estate. La valle si trova ad una media di circa 3250 piedi/991m sopra il livello del mare. Sistemazione in hotel a Swat.

Giorno

SWAT VALLEY – TAKHT-I-BAHI – BUTKARA – ISLAMABAD BUS (FB)

L’Area della Swat Valley è ricca di siti storici e archeologici risalenti al periodo Gandhara buddista e anche precedente ad esso. Si prosegue poi per Islamabad (5-6 h, 200 km), sostando lungo il percorso a Takht-i-Bahi. Esso contiene i resti del famoso monastero buddhista risalente al I secolo dC ed è inserito tra i Patrimoni dell’umanità UNESCO. Takht significa “trono” mentre Bahi significa “acqua” o “fonte” in lingua persiana/urdu. Il complesso monastico venne chiamato Takht-i-Bahi per il fatto di essere costruito sulla cima di una collina, vicino ad un fiume. E’ prevista la visita del sito buddhista di Butkara, con un importante stupa, costruita dall’ imperatore Ashoka durante l’impero Maurya. Raccordandoci sull’autostrada si raggiunge Islamabad.

Giorno

ISLAMABAD – TAXILA – ISLAMABAD BUS (FB)

Intera giornata dedicata alla visita di Taxila (30 km circa da Islamabad), uno dei più importanti tesori archeologici del sub-continente indiano, con i resti di tre grandi città e decine di monasteri buddisti risalenti tra il 600 aC e il 600 dC. Situata al punto d’incontro delle rotte commerciali che collega la Cina, l’India, l’Asia centrale e l’Occidente, Taxila è stata incorporata in molti imperi ed è diventata il crocevia della cultura del mondo antico. Alessandro Magno giunse qui nel 326 aC tenendovi discussioni filosofiche con gli intellettuali residenti. Il famoso archeologo Sir Alexander Cunningham ha riscoperto le rovine di Taxila a metà del XIX secolo, che nel 1980 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Oggi Taxila è un vasto paradiso archeologo, dove cercheremo di visitare i principali siti.  Se c’è tempo si cercherà di recuperare eventuali visite nell’area metropolitana, non effettuate all’arrivo. Ultima cena pakistana a Islamabad. Pernottamento in hotel per le restanti ore.

Giorno

ISLAMABAD – ITALIA AEREO

Trasferimento in tempo utile all’aeroporto internazionale di Islamabad, dove svolte le pratiche burocratiche di uscita, si parte per rientrare in Italia con il volo di linea e pasti a bordo. Arrivo in Italia.

Fine dei servizi di Viaggi Tribali Kalash Phool Festival

NOTA BENE

NOTA – Tutte le escursioni sono progettate in modo da essere abbastanza flessibili per potersi adeguare alle condizioni del tempo e approfittare delle opportunità che possiamo incontrare lungo il percorso. Considerando la natura del viaggio, alcune parti potrebbero essere modificate per cause imprevedibili e sulla base di decisioni dello staff locale. Sono richiesti flessibilità e spirito di adattamento.

NOTA BENE: Si prega di notare prima dell’adesione al viaggio, tutte le disposizioni Sanitarie Internazionali Anti-Covid come previsto da normative in uscita/entrata da/per l’Italia e nel luogo di destinazione del viaggio.

Per garantire la buona riuscita del viaggio e le caratteristiche in esso riportate, si consiglia l’iscrizione entro i 60 giorni dalla prevista partenza con deposito a titolo di conferma al viaggio. La richiesta del visto in Pakistan è alquanto complessa e l’emissione richiede a volte lunghe tempistiche.

NOTA: Alcune variazioni nel programma potranno essere realizzate dall’organizzazione, se ritenuto necessario e nell’interesse del gruppo per ragioni tecnico operative e di sicurezza.

LE SISTEMAZIONI IN CORSO DI VIAGGIO

  • Islamabad: Savoy Inn Guest House o Hotel de Papae o Envoy Continental Hotel o similare (3 notti)
  • Naran: Demachi Hotel o Royal Palace Hotel o similare
  • Gilgit: Riveria Hotel o Hunza Embassy Hotel o similare
  • Karimabad/Hunza Valley: Hill Top Hotel o Hunza Embassy Hotel o Darbar Hotel o Al-Barkhat Hotel o similare (2 notti)
  • Duikar/Hunza Valley: Eagle Nest Hotel o Hard Rock Hotel o similare
  • Gupis: River Place Hotel o Blossom Inn Hotel o similare
  • Mastuj: PTDC Hotel o local Guest House o similare
  • Chitral: Tirchmir View Hotel o Pamir Hotel o similare
  • Kalash Valley/Bumburet: Iran Bibi Guest House o Ishpata Hotel o Alexandr Post Guest House o Walnut Inn Hotel o similare
  • Ayun: Fort Inn Hotel o similare
  • Swat Valley: Pameer Hotel o similare

NOTA BENE = A causa di insufficienti strutture ricettive di questa area pakistana (dove il turismo non è molto sviluppato) e/o del possibile overbooking di alcune di esse, causato dalla presenza di turisti in occasione del Kalash Festival, alcune di esse potrebbero essere sostituite da sistemazioni simili. Il corrispondente, nonostante l’impegno profuso, non può garantire a Kalash Valley e Gupis/Mastuj.

SISTEMAZIONI CON CAMERE SINGOLE E/O CON BAGNO IN CAMERA. La categoria delle strutture, pur dignitose, non è paragonabile a quelle di tipo occidentale. Il programma di visite potrà subire variazioni, dipendenti dalla tempistica.

OPERATIVI VOLI

COMPAGNIA AEREA TURKISH AIRLINES

Milano Malpensa

  • TK1896  MXP-IST 1450 1845
  • TK 710  IST-ISB 2020 0340+1
  • TK 711  ISB-IST 0510 0910
  • TK1895  IST-MXP 1155 1355

Venezia

  • TK1872  VCE-IST 1415 1740
  • TK 710  IST-ISB 2020 0340+1
  • TK 711  ISB-IST 0510 0910
  • TK1871  IST-VCE 1135 1315

Bologna 

  • TK1322  BLQ-IST 1110 1450
  • TK 710  IST-ISB 2020 0340+1
  • TK 711  ISB-IST 0510 0910
  • TK1325  IST-BLQ 1625 1800

Roma Fiumicino

  • TK1866  FCO-IST 1520 1900
  • TK 710  IST-ISB 2020 0340+1
  • TK 711  ISB-IST 0510 0910
  • TK1865  IST-FCO 1235 1420

Altre compagnie aeree su richiesta / Possibilità Qatar Airways da Mi Mxp e Roma Fco

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